Martedì, 09 Febbraio 2021

Il progetto Step-Up


Vi abbiamo già parlato del VUCA world. Ogni impresa, piccola o grande che sia, vive con questa costante minaccia. Il cambiamento bisogna però cercare di anticiparlo e gestirlo a proprio vantaggio.  Un anno fa, la Gnutti Carlo aveva messo in pista un progetto denominato Step che si proponeva di definire il percorso strategico per combattere la crisi e garantire la crescita futura.

 

A seguito della pandemia, abbiamo avvertito la necessità di dare una spinta a questo nostro progetto e ci siamo appoggiati a dei consulenti manageriali per trasformare la crisi dovuta al Covid-19 in un’opportunità.

 

Dopo un’accurata selezione, la Gnutti Carlo ha scelto Boston Consulting Group (BCG) che è considerata tra le “Big Three” nel mondo della consulenza manageriale. Il supporto di BCG consisterà nell’analizzare e comprendere i cambiamenti, progettare nuove strategie e trovare soluzioni in linea con i nostri obiettivi aziendali:
è nato Step-Up.

BCG farà un check-up del nostro Gruppo per comprendere la situazione organizzativa, produttiva, commerciale e finanziaria; ci proporrà soluzioni da mettere in atto, monitorerà le operazioni e i risultati, ci aiuterà a utilizzare i migliori strumenti di pianificazione per prendere le decisioni più efficaci. Tutto questo perché il nostro obiettivo è crescere e diventare un punto di riferimento nel nostro settore.

Abbiamo fatto un’intervista a Jacopo Brunelli (responsabile della Practice Operations di Boston Consulting Group)

 

  1. Ci dà una veloce panoramica di come Le è sembrato al primo impatto il Gruppo Gnutti Carlo?

È un Gruppo dalla storia centenaria, con clienti prestigiosi, dove ho trovato competenze e un team appassionato. C’è voglia di mettersi in gioco e trovare nuove soluzioni ai problemi che impattano il mondo dell’automobile. Oggi Gnutti Carlo è un punto di riferimento nella componentistica e si trova a dovere affrontare delle sfide importanti per garantire la propria leadership anche negli anni a venire. Nella sua storia recente ha affrontato trasformazioni e crescite straordinarie, affrontando le importanti sfide poste dal settore della componentistica automotive, che il Gruppo ha interpretato valutando e cogliendo opportunità di crescita sia organica che inorganica per competere nel settore su scala globale. Il Gruppo dimostra quindi caratteristiche di spiccato dinamismo e capacità di imprimere un impulso importante alle attività, anche su scala internazionale. È la base per continuare ad avere successo anche in un periodo delicato come questo.

 

  1. In che cosa consiste il supporto di BCG alla Gnutti Carlo?

BCG è al fianco della Gnutti Carlo per supportare nella elaborazione e valutazione di scenari strategici per l’indirizzo del Gruppo del futuro prossimo e con impatti nel più lungo periodo.

Le sfide del settore automotive sono incredibilmente interessanti e oggi più variegate che mai, e BCG sta portando le proprie conoscenze e competenze circa i mercati di riferimento e le opportunità di ulteriore miglioramento delle attività industriali. La Gnutti Carlo opera in un contesto ad alto tasso di cambiamento, con il ciclo di rinnovamento dei prodotti che si sta accorciando sempre di più, e con la recente crisi che ha aumentato la pressione sui margini a livello globale. Come BCG, cerchiamo anche di portare una prospettiva nuova, un punto di vista esterno che possa aiutare a trovare nuove soluzioni partendo da una prospettiva differente. Ad esempio, il Gruppo Gnutti Carlo ha asset e capacità che possono aiutare a rinnovare il proprio portafoglio prodotti e ottenere ricavi in nuove categorie di prodotto aumentando al tempo stesso la saturazione degli impianti produttivi.

 

  1. Senza entrare nel dettaglio, quali sono i primi consigli pratici che ci darebbe?

Il contesto dinamico in cui molti settori industriali si trovano ad operare già da alcuni anni richiede di pensare al futuro senza escludere opzioni anche creative, meno consolidate nel settore di riferimento, anche al di fuori degli ambiti attuali di competenza dell’azienda. Questo in pratica consiste nel considerare un approccio multidisciplinare nell’analisi delle opportunità e definizione di un piano per l’azienda del futuro. Nel breve termine, le iniziative saranno volte a migliorare la competitività aziendale e a rafforzare il core business. Nel medio-lungo termine, si cercherà di ottenere nuovi business e di cogliere opportunità al di fuori dell’attuale radar aziendale, lavorando anche sul rafforzamento di alcune competenze chiave.

Le aziende devono essere in grado di anticipare i cambiamenti, non solo l’azienda deve chiedersi cosa fare nei prossimi 12-24 mesi, ma deve anche cercare di capire dove vorrà essere di qui a 10 anni.

 

  1. Qual è, secondo Lei, l’errore più frequente che commettono le aziende?

Gli “errori”, ovvero i tentativi apparentemente di poco successo, rappresentano in realtà spesso un valore da capitalizzare per le aziende, in quanto consentono di acquisire esperienza e conoscenza su cui fare leva per migliorare e trovare nuove vie di creazione del valore.

Crediamo che incentivare l’attività creativa e sostenere scelte di campo anche di rilevante impatto rappresenti un obiettivo per le aziende. L’attività di innovazione e di pivoting delle aziende dovrebbe essere supportata da analisi strutturate del contesto in cui si opera e delle opportunità strategiche che il settore offre, agendo con rischio calcolato, e facendo leva sui punti di forza dell’azienda. Il vero errore sarebbe, al contrario, sottovalutare i cambiamenti e affrontare le nuove sfide con i metodi di sempre, ovvero procedere per inerzia senza sfidare lo status-quo, porsi domande, tentare nuove strade di sviluppo, osservare attentamente cosa accade nel mondo, sia nello stesso settore che nei settori adiacenti.

 

  1. BCG come vede il futuro?

BCG vede il futuro colmo di potenziale da esprimere, specialmente nel periodo storico che stiamo vivendo. Gli sviluppi tecnologici e di prodotto (pensiamo ad esempio alla digitalizzazione a supporto delle attività produttive), delle esigenze del cliente finale (ad esempio relativamente alla mobilità elettrica, che nel 2030 rappresenterà il 50%1 del totale di mercato), delle normative e sensibilità circa i temi ambientali e del contesto geopolitico globale offrono e offriranno sicuramente rilevanti opportunità di mercato.  Per cogliere questo potenziale è fondamentale investire nelle persone. Le aziende che investono per far crescere le persone sono quelle che saranno pronte per cogliere le opportunità. Le società come Gnutti Carlo che ambiscono ad essere leader di settore devono ambire a questo.

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